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hollister pas cher Sostenibilità Acqua, la lotta

 
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wlkleo00jah
Lord Cienia



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PostWysłany: Pon 9:27, 23 Wrz 2013    Temat postu: hollister pas cher Sostenibilità Acqua, la lotta

Ad oggi il 41% della popolazione mondiale vive in ambienti caratterizzati da “stress idrico severo” che indica l’assenza di acqua sufficiente a soddisfare i bisogni agricoli, industriali e domestici (fonte: World Resources Institute, 2000). Secondo le proiezioni della FAO, si prevede che, entro il 2025, questa percentuale arrivi a rappresentare due terzi della popolazione mondiale.
Per quantificare l’impatto dell’agricoltura sui consumi idrici, basti pensare che ci vogliono 500 litri di acqua per ricavare un chilo di grano, 450 per una pannocchia di mais, 70 [url=http://www.gotprintsigns.com/hollisterpascher/‎]hollister pas cher[/url] per produrre una sola mela (dati Unesco IHE).
La crescente domanda di acqua è strettamente legata al continuo incremento della produzione alimentare e all’inquinamento idrico, che rende enormi volumi di acqua inadatti anche agli usi industriali. Ma il modo per ridurre la nostra “impronta idrica” c’è, a partire dalla riduzione dei volumi di acqua dolce sottratta al ciclo naturale. Siamo oggi sulla Terra 7 miliardi. Se continuiamo con questi ritmi di crescita, nel 2050 sul nostro pianeta vivranno 9 miliardi di persone. Per dissetarle, e nutrirle, occorrerà anche il 70% in più delle risorse idriche attualmente utilizzate.
“Mutti rappresenta un caso virtuoso essendo una delle prime aziende al mondo a quantificare, con la metodologia ufficiale del Water Footprint Network, un target di riduzione concreto, misurabile e sfidante” – dichiara Stuart Orr, responsabile Freshwater del WWF Internazionale – “Si tratta di un progetto innovativo che ha permesso di identificare soluzioni a maggiore efficienza, coinvolgendo attivamente la filiera agricola in percorsi virtuosi per l’ambiente”.
Ma c’è anche un’altra strada per ridurre i consumi [url=http://www.1855sacramento.com/moncler.php]moncler outlet[/url] idrici.?, che produce concentrato, passata e polpa di pomodoro, [url=http://www.vivid-host.com/barbour.htm]barbour uk[/url] è la prima azienda in Italia, e tra le poche al mondo, ad aver calcolato i consumi di acqua della propria produzione, dalla coltivazione del [url=http://www.gotprintsigns.com/monclerpascher/]moncler[/url] pomodoro al prodotto finito,??e del Dipartimento per l’Innovazione dei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali dell’Università della Tuscia (Viterbo).
Questo progetto sperimentale si basa su un effettivo calcolo dell’impronta idrica dell’intera filiera, ha preso in esame la quantità di acqua immagazzinata in ogni prodotto. Dato che l’83% dell’impronta idrica dell’azienda è dovuta alla coltivazione del pomodoro, è agli agricoltori che Mutti rivolge maggiormente la sua attenzione, con una campagna di sensibilizzazione e di supporto per [url=http://www.gotprintsigns.com/monclerpascher/]moncler pas cher[/url] razionalizzare l’uso delle risorse idriche impiegate per [url=http://www.1855sacramento.com/woolrich.php]woolrich bologna[/url] la coltivazione.
Mutti si è impegnata ad agire per ridurre le due principali componenti dell’impronta idrica, quella blu relativa ai volumi di acqua dolce sottratta al ciclo naturale per scopi agricoli o industriali, e quella grigia relativa ai volumi di acqua inquinata.
Ai problemi di carenza idrica locale [url=http://www.gotprintsigns.com/hollisterpascher/‎]hollister paris[/url] e regionale si aggiunge l’inquinamento idrico che rende enormi volumi di acqua inadatti anche agli usi industriali. Ogni giorno, 2 milioni di tonnellate di rifiuti umani sono riversati nei corsi d’acqua e, nei paesi in via di sviluppo, fino al 70% delle acque reflue industriali viene smaltita, senza trattamenti, direttamente nel mare e nei fiumi.
Fonte:?
Globalmente, gli esseri umani utilizzano il 54% di tutta l’acqua dolce accessibile, di cui il 70-80% viene utilizzato per l’irrigazione (fonte: UNESCO-WWAP 2003; UNESCO, 2009). Ciononostante oltre 1 miliardo di persone non ha accesso all’acqua potabile e metà della popolazione mondiale vive in paesi in cui il livello delle falde acquifere si sta abbassando e gli acquiferi sono in esaurimento.
“Il settore agricolo è quindi chiamato a una sfida senza precedenti nella storia dell’umanità e l’innovazione, che include i fertilizzanti, gioca un ruolo decisivo poiché rappresenta l’unica possibilità per ottimizzare la produzione in modo sostenibile, riducendo gli sprechi. I fertilizzanti in particolare, reintegrando i terreni delle loro sostanze nutritive, contribuiscono a produrre alimenti senza la necessità di ampliare l’estensione delle terre coltivabili, con un risparmio idrico notevole in termini di irrigazione” afferma [url=http://www.vivid-host.com/barbour.htm]www.vivid-host.com/barbour.htm[/url] Francesco Caterini, presidente di Assofertilizzanti.
Ma l’acqua scarseggia già [url=http://www.thehygienerevolution.com/barbour.php]barbour[/url] ora, come ricorda il?, redatto in collaborazione con l’Istituto internazionale di gestione dell’acqua (Iwmi): “Attualmente 1,6 miliardi di persone vivono [url=http://www.rtnagel.com/airjordan.php]jordan pas cher[/url] in condizioni di reale scarsità d’acqua, e il numero potrebbe presto salire [url=http://www.davidhabchy.com]barbour sale[/url] a 2 miliardi se [url=http://www.vivid-host.com/barbour.htm]barbour uk outlet[/url] continuiamo così. Con le stesse tecniche agricole, la crescente urbanizzazione e le nostre abitudini alimentari, il fabbisogno d’acqua per l’agricoltura in termini di evapotraspirazione aumenterebbe dai 7.130 chilometri cubici attuali al 70-90% in più per nutrire 9 miliardi di persone entro il 2050″.
Il 70-80% delle risorse idriche utilizzate dall’uomo è impiegato per l’irrigazione agricola: per produrre un chilo di grano sono necessari 500 litri di acqua
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